lunedì 13 aprile 2009

Rifiuti Zero

La strategia del futuro, che dà posti di lavoro, una nuova economia, meno inquinamento. Verso un 2020 senza rifiuti, solo con materiali a ciclo continuo. Produrre meno rifiuti, ridurre. Riutilizzare ciò che ha ancora valore, con i mercatini dell’usato. Riciclare materiali e dare solidità alle nostre industrie, esposte alla competizione dei giganti asiatici. Recuperare, laddove il rifiuto diventa ottima base per altri usi. Rifiuti Zero è realtà, la California sarà pronta nel 2020. Solo votando 5 Stelle avrai una Reggio a Rifiuti Zero.

Il futuro è nelle tue mani:

1 - Riduciamo i nostri rifiuti. Accordi con supermarket e centri commerciali per favorire la vendita di prodotti sfusi, il ritiro del vuoto a rendere, i pannolini ecologici per tutti, con più soldi a disposizione. Meno rifiuti, si comincia così.

2 - Paghi per quanto produci. Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale. Paghi per quanto produci. Più differenzi, meno paghi.

3 - Negozi del Riciclo. La libertà di poter vendere i propri rifiuti, che tali non sono. Lattine, barattoli, bottiglie, hanno un valore di mercato. Posti di lavoro ed una nuova economia.

4 - Centri del Riciclo. Li pagano i privati, servono a rendere efficiente il riciclo di tutti materiali ch i cittadini destinano a raccolta differenziata. Posti di lavoro ed una nuova economia. I moderni centri riciclo modello “Vedelago” (Treviso) trasformano anche gli scarti non riciclabili (che prima finivano in discarica o inceneritore) in sabbie sintetiche per edilizia e stampati plastici. Ogni 15 posti di lavoro per il riciclo solo 1 per discariche e inceneritori.Riciclo 100%.

5 - TMB. Trattamento meccanico biologico, capace di ridurre sensibilmente il rifiuto indifferenziato ed evitare l’inceneritore, che costerebbe 200 milioni di euro.

6 - Compostaggio.

lunedì 6 aprile 2009

Delrio: energia e ambiente non sono bandierine

In seguito alla presentazione dell’ottimo Piano Energetico Comunale, sulla carta un esempio per tutto il Paese, scopriamo invece come il sindaco Delrio pianti da troppo tempo bandierine in tema di energia ed ambiente: tanti annunci e luccicare, pochi soldi. Oggi sono stati presentati i progetti a sostegno del Piano Energetico: si annuncia un fondo “ARIA” per il risanamento della qualità dell’aria, pare che sarà addirittura finanziato con 170.000 euro! Un euro per ogni reggiano, il costo di mezza rotatoria. Pochissimo a fronte della grandeur Delrio-Spadoni, lentezza e priorità discutibili, come dimostrano i documenti allegati. Si tratta delle linee politiche dell’Unione per il Comune di Reggio Emilia e un documento dei Verdi di due anni fa in cui si prevedeva l’istituzione del fondo entro la fine del 2007. Oggi, 25 febbraio 2009, è ancora in progetto. Quei soldi potevano adesso sostenere ancora di più le aziende locali, fronteggiando la crisi, visto che alcuni leader mondiali nella produzione di tecnologie pulite (impianti a metano e gpl per auto, caldaie, ecc.) sono a Reggio. Ma non quella cifra così esigua, che peraltro il Comune “sta progettando”, a confronto col Fondo per la fluidificazione del traffico (rotatorie): 2 milioni e 100.000 euro in tre anni, Pag. 23


Il fondo per la qualità dell’aria, nel nostro programma per Reggio a 5 Stelle, coinciderà con quello per il risparmio energetico: bruciare di meno significa inquinare di meno. Quel fondo sarà almeno 10 volte più alto, comunque meno delle rotatorie. Solo così si possono attrarre capitali privati, come dichiarato nel “progetto in progetto” del Comune. Se ci metti una bandierina cittadini e imprese non ci credono, se non fai massa critica sono spot elettorali da mania di inaugurazione.

Lotta alla mafia: successo per ìniziativa su proposte della Lista Civica Reggio a Cinque Stelle

Dopo aver toccato nella conferenza stampa di presentazione il rione di Rosta Nuova la Lista Civica Reggio a Cinque Stelle, assieme all'associazione Amici di Beppe Grillo di Reggio Emilia, ha organizzato il suo primo incontro pubblico al Buco del Signore presso il circolo "Buco Magico" per affrontare lo spinoso tema della lotta alle infiltrazioni mafiose e lanciare proposte concrete e operative. Ottima l'affluenza di pubblico, con la sala esaurita nei suoi oltre 150 posti ad ascoltare il candidato a sindaco della Lista Civica Reggio a Cinque Stelle/Beppegrillo.it Matteo Olivieri e Sonia Alfano presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia. In sala ad ascoltare erano presenti anche il presidente della Camera di Commercio Enrico Bini ed il presidente di Legambiente Massimo Becchi. Sonia Alfano ha denunciato come il "problema continui ad essere sottovalutato da parte dei partiti, visto che a fronte di notizie sconvolgenti e che confermano questo rischio non si nota una reazione, un dibattito ma il silenzio".

"Qualche settimana fa il segretario CNA Allari ha denunciato sulla stampa come oramai oscuri personaggi girino con valigette piene di soldi che vengono offerti ad imprenditori in crisi che non riescono ad ottenere aiuti dalle banche, quale è stata la reazione? Nulla. Nessuno è intervenuto a livello politico se non noi. Non è una cosa normale questa è ora di agire seriamente tutti insieme" ha dichiarato Matteo Olivieri. Da qui sono state lanciate una serie di proposte che faranno parte del programma di governo della Lista Civica Reggio a Cinque Stelle. Appalti, suballati online con visure camerali "come ha già proposto il consigliere Monducci e ora vedremo come voteranno in Comune" ha spiegato Olivieri. Stazione unica appaltanti, il centro comunale unico di controllo "solo uniti si vince" ha dichiarato Sonia Alfano. "Fondamentale anche il sospendere dagli appalti imprese che si scopre abbiano problemi con la legge, creare un conto corrente unico bancario sul quale transitano tutti i soldi delle operazioni di chi vince appalti in modo che gli inquirenti, le forze dell'ordine possano controllare" ha spiegato Sonia Alfano. Proposta anche la "creazione di gare d'appalto con aste online per appalti di servizi fino a 100.000 euro come succede a Bolzano con le chiavi d'accesso in mano alle forze dell'ordine che controllano ogni regolarità" ha continuato Olivieri. "Queste sono alcune proposte che possono essere migliorate insieme, nessuno ha la verità in tasca" ha continuato Olivieri. Interessante il dibattito pubblico con diversi cittadini che sono intervenuti per denunciare la cementificazione selvaggia iniziata con le giunte Spaggiari-Malagoli e proseguita poi anche durante questa amministrazione. Ha raccolto molti consensi e applausi dei presenti anche la proposta di un cittadino di mettere un argine al fenomeno dei candidati imprenditori edili.
"Il confronto con i cittadini con i quali puntiamo a costruire pezzo dopo pezzo il programma con incontri pubblici e suggerimenti via internet continuerà" ha concluso Matteo Olivieri. Curiosità: l'incontro è stato trasmesso in diretta web anche sulla web televisione di Reggio Cinque Stelle (www.reggio5stelle.it) e seguita da oltre 40 persone anche via web. Una ascoltatrice via web ha anche posto una domanda al candidato sindaco. Grazie a tutti per la splendida serata di partecipazione civica.

LOTTA ALLE MAFIE E ALL'ECONOMIA ILLEGALE: LE PRIME PROPOSTE PRESENTATE DA SONIA ALFANO E MATTEO OLIVIERI

Appalti e subappalti on line con visure camerali delle imprese che si aggiudicano appalti pubblici o lavorano su terreni ubicati nel Comune di Reggio. Come già proposto ad ottobre da Sonia Alfano e con interpellanza poi trasformata in mozione da parte consigliere comunale Mario Monducci (Gente Reggio).

Centro Comunale unico di controllo. Numerosi uffici comunali e di altri Enti attivi sul territorio con compiti ispettivi in diversi settori: sicurezza sul lavoro, rispetto delle condizioni di appalto, regolarità delle concessioni, regolarità fiscale, ecc. Molte di queste funzioni vengono svolte da uffici comunali. Il progetto consiste nel collegare le segnalazioni multiple relative allo stesso cantiere ed attivare contemporaneamente tutti gli uffici e gli Enti interessati per svolgere appositi controlli. Uniti si vince.

Stipula di protocolli d'intesa e di regolamenti che vietino l'assegnazione di appalti da parte del Comune e degli enti collegati a ditte sottoposte ad accertamenti/indagini della magistratura o che si siano macchiate in precedenza di illeciti di varia natura operando sul territorio nazionale (certificati antimafia + misure cautelative);

Promozione assieme agli Enti Pubblici della riduzione delle stazioni appaltanti come proposto da Beppe Lumia, per diminuire la possibilità di infiltrazione e corruzione e centralizzare i controlli.

Imporre che per le opere sia di iniziativa pubblica che privata oltre un certo ammontare (esempio 1 milione di euro) si preveda un unico conto in banca da cui l'appaltante esegua tutti i movimenti di denaro relativi all'opera, sia in spese dirette di appalto o di versamento di contributi sia in sub appalto (esempio dalle paghe degli operai, ai tributi comunali, fino ai versamenti verso terzi per lavori in conto terzi).

L'introduzione di un criterio aggiuntivo di trasparenza: l'aggiudicazione degli appalti attraverso l'introduzione di un sistema di gare d'appalto on line (esattamente come funziona a Bolzano) per importi fino a 100.000 euro. Valutare anche la possibilità di estenderlo per cifre superiori.

L'introduzione di ulteriori meccanismi di controllo incrociati insieme alla Camera di Commercio per accertare eventuali illeciti eventualmente commessi dalla ditte che concorrono ad appalti pubblici ed il loro regolare possesso del certificato antimafia.

Queste prime proposte tendono a dar vita a meccanismi che servono a tutelare le imprese reggiane oneste che, tramite l'attuale meccanismo delle gare a ribasso fisso perdono spesso commesse e posti di lavoro e dunque ricchezza che esce dal circuito tradizionale e puo' andare ad alimentare anche il giro d'affari della criminalità organizzata a discapito dello storico benessere di Reggio.
Ogni euro che finisce in pasto alla criminalità organizzata è ricchezza persa per i cittadini reggiani che hanno sudato per anni costruendo con fatica il proprio modello sociale di sviluppo.

Università: finanziare 100 borse di ricerca, non parcheggi! Area ex Zucchi aperta anche di sera!

La vicenda del corso di Scienze dell'Amministrazione è esemplare. E' giunto il momento di rilanciare l'Università a Reggio, puntando sulla vera leva necessaria: non i parcheggi, ma i cervelli! Due proposte: FINANZIARE L' ECONOMIA DEL SAPERE: 5 milioni di euro ogni 3 anni per un programma almeno decennale con cui la Nostra Amministrazione co-finanzierà 100 borse di ricerca (assieme ad Ateneo e privati). Il video di Maria Edera Spadoni.

Queste misure possono cambiare il volto della città, fare massa critica verso un'economia del sapere, rendendo beneficio alle aziende innovative che hanno bisogno disperato di cervelli. Costano poco e hanno notevole impatto. Tali borse devono sostenere sia gli studenti che decidono di investire su un percorso di ricerca nella nostra città, sia per ragazze e ragazzi reggiani che intendono proseguire il percorso di studio e ricerca nelle migliori università del mondo. Avremo a Reggio docenti validi che attrarranno studenti, questa è l'Università del futuro.I finanziamenti a questo progetto di economia del sapere possono venire stornandoli da parte di quei milioni di euro programmati per strutture faraoniche, con l'entusiasmo scontato dell'attuale amministrazione, cui brillano gli occhi quando si parla di cemento (2 milioni di euro per 500 parcheggi al San Lazzaro, si inventano il prof. parcheggiatore!). SANARE LA FERITA DELL'EX ZUCCHI, OGGI ZONA MORTA DI SERA Le potenzialità di oltre un migliaio di studenti, che tutti i giorni gravitano su quella zona del centro storico, vanno favorite. Luoghi di studio e di incontro devono essere aperti almeno fino alle 22, sanando la ferita creata all'ex Caserma Zucchi con una struttura che oggi è morta a tarda ora e quindi percepita come luogo non sicuro. Rendere viva la sera l'ex caserma oggi sede Universitaria rendendola disponibile per manifestazioni culturali ed altri eventi capaci di attrarre pubblico. Inoltre riqualificare il parcheggio spostando al centro dello stesso le attività di ristorazione ora presenti sul lato sud, creando un'estensione funzionale dell'Università nel parcheggio che resti attiva anche di sera, dove si insedino aree autogestite dagli studenti (costruendo ad esempio un chiosco realizzato con tecniche di bioarchitettura), che consentano loro anche di integrare il reddito.