In seguito alla presentazione dell’ottimo Piano Energetico Comunale, sulla carta un esempio per tutto il Paese, scopriamo invece come il sindaco Delrio pianti da troppo tempo bandierine in tema di energia ed ambiente: tanti annunci e luccicare, pochi soldi. Oggi sono stati presentati i progetti a sostegno del Piano Energetico: si annuncia un fondo “ARIA” per il risanamento della qualità dell’aria, pare che sarà addirittura finanziato con 170.000 euro! Un euro per ogni reggiano, il costo di mezza rotatoria. Pochissimo a fronte della grandeur Delrio-Spadoni, lentezza e priorità discutibili, come dimostrano i documenti allegati. Si tratta delle linee politiche dell’Unione per il Comune di Reggio Emilia e un documento dei Verdi di due anni fa in cui si prevedeva l’istituzione del fondo entro la fine del 2007. Oggi, 25 febbraio 2009, è ancora in progetto. Quei soldi potevano adesso sostenere ancora di più le aziende locali, fronteggiando la crisi, visto che alcuni leader mondiali nella produzione di tecnologie pulite (impianti a metano e gpl per auto, caldaie, ecc.) sono a Reggio. Ma non quella cifra così esigua, che peraltro il Comune “sta progettando”, a confronto col Fondo per la fluidificazione del traffico (rotatorie): 2 milioni e 100.000 euro in tre anni, Pag. 23
Il fondo per la qualità dell’aria, nel nostro programma per Reggio a 5 Stelle, coinciderà con quello per il risparmio energetico: bruciare di meno significa inquinare di meno. Quel fondo sarà almeno 10 volte più alto, comunque meno delle rotatorie. Solo così si possono attrarre capitali privati, come dichiarato nel “progetto in progetto” del Comune. Se ci metti una bandierina cittadini e imprese non ci credono, se non fai massa critica sono spot elettorali da mania di inaugurazione.
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